Il quotidiano “Il Piccolo” di oggi, 6 agosto 2013, riporta la storia del Signor Vlatko Ignatoski (Fiumano) e del suo progetto.
Il Signor Ignatoski ha previsto di riprendere le coste della Croazia con un lunghissimo pianosequenza (forse il più lungo della storia del cinema) usando una telecamera HD montata su un supporto simile ad una steadycam, da una barca che procede alla velocità di 8 nodi (circa 14 km/h) e alla distanza di 70 metri dalla battigia. L’inquadratura è effettuata in modo che 1/4 sia dedicato all’acqua (e alle eventuali scritte in sovraimpressione) e 3/4 alla parte emersa.
Il progetto gode dell’appoggio autorevole dell’Archivio di Stato di Fiume e dell’Istituto Idrografico Croato di Spalato, a dimostrazione dell’interesse e dell’importanza della documentazione dello stato attuale della costa (da rendere disponibile per il futuro) nonché per la sua valenza in termini sia turistici che di aiuto e sicurezza per la navigazione. Non per niente il progetto si chiama OBALA NAŠIH UNUKA, che tradotto vuole dire LA COSTA PER I NOSTRI POSTERI.
La lunghezza della battigia del nostro dirimpettaio adriatico (nel conteggio sono comprese anche le isole) è di circa 3150 miglia nautiche (NM), per cui procedendo a 8 nodi (1 nodo = 1 NM/ora) si dovrà produrre circa 400 ore di filmato. Di questa distanza 2117 NM sono già state percorse, riprese e montate (per un tempo di 313 ore). Quindi si è già al 60% del progetto.
Una fatica così grande deve essere messa gratuitamente a disposizione del pubblico, ed è quanto è stato fatto sul sito http://www.obala.hr/?l=it dove troverete un sacco di particolari e soprattutto l’efficentissimo indice interattivo che vi permetterà di godere delle riprese nella zona da voi desiderata. Un unico avvertimento per il cybernavigante: il sito è multilingue (nessun problema se lo avete raggiunto con il link di questo post), se non lo leggete in italiano sulla schermata di home page fate lo scrolling verso il basso perché il comando per scegliere l’idioma da usare per la lettura è un po’ nascosto.
L’idea non è nuova. I portolani riportano spesso dei disegni o delle fotografie dette “viste di costa” che servono proprio per facilitarne il riconoscimento da parte dei naviganti. Fino a qualche anno fa si ricorreva al lavoro di bravissimi disegnatori, ora la tecnica sta prendendo il sopravvento e si preferisce la più dettagliata (ma non sempre altrettanto efficace) ripresa fotografica. Una vera opera d’arte che mostra la costa della nostra zona così come era attorno al 1840 è pervenuta sino a noi: si tratta del lavoro di Giuseppe Rieger ed è visibile al Museo del Mare. Nessun particolare è sfuggito al disegnatore. Sul sito c’è la versione interattiva di questo lavoro e la sua storia.
Concludendo sarà bene ricordare come Vlatko Ignatoski sia esperto navigante. E abbia bisogno di aiuto, non ultimo quello economico. Perciò (dettagli sul sito) potete sponsorizzare la ripresa di 1 NM al modico costo di 315 kune (circa 42 €). Riceverete un attestato. Sponsorizzando 5 NM di ripresa vi verrà inviato un gadget (una maglietta). Ma se siete avventurosi, desiderosi di barca e curiosi di vedere da vicino quelle bellissime coste sponsorizzate 20 NM: vi daranno diritto (veramente lui parla di “obbligo”) di prendere parte all’avventura vivendo a bordo (ed aiutando sia nella navigazione che nelle riprese) per 7 giorni. E un bel po’ di lavoro è da fare ancora in Istria…
Recensione: GS